Risultati preliminari del survey 2021 in Alta Val di Pecora e Colline Metallifere grossetane

 

Si è da poco conclusa la campagna di ricognizione topografica multidisciplinare che ha interessato il territorio dell'Alta Val di Pecora e delle Colline Metallifere grossetane, a cavallo tra i comuni di Massa Marittima e Monterotondo Marittimo.

Attraverso la ricognizione mirata di superficie è stato possibile individuare ed interpretare numerose nuove evidenze legate al patrimonio archeominerario, andando ad arricchire notevolmente la banca dati pregressa, per scopi funzionali sia alla ricerca storico/archeologica, sia per la produzione di cartografia tematica per la conservazione del patrimonio culturale e per il monitoraggio ambientale.
Particolarmente efficace è stata l'analisi preliminare del dato LiDAR, ottenuto nell'ambito dal progetto ERC nEU-Med dell'Università di Siena su tutto il territorio in questione. La capacità del laser di penetrare gli strati della vegetazione ha permesso di interpolare DTM ad alta risoluzione anche in contesti caratterizzati da fitta vegetazione e difficilmente accessibili, in cui la visibilità al suolo risulta essere molto bassa. La successiva verifica mirata, finalizzata all'interpretazione delle evidenze, ha quindi portato all'identificazione di più di 150 elementi legati al patrimonio archeominerario, come ad esempio pozzi minerarie, gallerie di coltivazione, trincee esplorative, cave a cielo aperto, calcare e fornaci, strutture di servizio e viabilità secondaria.

 

DTM LiDAR in ambienti coperti da boschi di lecci e macchia mediterranea

 

I nuovi dati permetteranno di approfondire le complessi dinamiche di interazione tra pattern insediativi, infrastrutture e valorizzazione delle risorse, anche minerarie, in una prospettiva diacronica che abbraccia un periodo compreso tra i secoli centrali del Medioevo e l'Età Monderna/Contemporanea.